Giocare seriamente
Collaboratori
Amoruso Girolamo
Dal 2000, quando il gioco di ruolo era esplorare il castello degli Amber, ad oggi, dove crea i suoi giochi, ha sempre adorato la possibilità infinita data da Larp e Gdr. Appassionato di libri, fumetti e tanto altro, mette sempre un po’ del suo mondo nei mondi che crea.
Benedetta Masi
Quando tutti mi vedono appaio carina e coccolosa, neanche fossi uno dei pinguini di madagascar, ma dietro le ali da fatina c’è un T-Rex che aspetta di uscire dal guscio.
Giocando vari personaggi, tra cui un medico, una spia doppiogiochista e una seguace degli spiriti Loa sono cresciuta come giocatrice, PNG e non solo.
Giocando dal 2008 qualcosa avrò imparato no? Ma dopotutto sono ancora in attesa della mia rinascita in T-Rex!!
Irma Panchetti
Quando un piccolo anatroccolo nero esce dalla tana, la prima cosa che fa è ammirare da lontano tutti quelli attorno a sé.
È dispiaciuto e anche un po’ geloso di quello che vede. Osserva, in silenzio, annota tutto ciò e poi torna nel suo piccolo antro a studiare.
Poi cresce (di età, giammai sia alzato un po’ in statura), rimanendo sempre quel piccolo anatroccolo, ma con grandi sogni e con una grande forza.
Così, il piccolo anatroccolo diviene capace di cambiare se stesso e il mondo attorno a sé, diventando chi non può ma vorrebbe essere.
In un impeto di follia, si lancia a capofitto nel laghetto dei giochi di ruolo e larp, mostrando il suo vero io, imparando a nuotare contro ogni avversità l’anatroccolo, con trucco e parrucco, è divenuto personaggi che mai avrebbe pensato possibile divenire… una temibile Inquisitrice pronta a smascherare le eresie, una segretaria che si sarebbe sacrificata per mantenere un segreto, una sexy locandiera che cerca di sopravvivere in un mondo a pezzi, una particolare psicometrista nazista…
Ne ha provati tanti, di ruoli, dando il meglio di sé. Crescendo sempre più. Si è arricciato le maniche e organizzato sessioni per mostrare come fossero ganzi questi giochi a chi, come lei, si sentiva un brutto anatroccolo.
Come si può crescere e migliorare nonostante tutto, come si possono conoscere un sacco di persone nuove e fare amicizie, come si può mettere in gioco se stessi in situazioni dure e drammatiche. E, da brutto anatroccolo, si può divenire un papero o un bel cigno. O rimanere, perché no, un piccolo anatroccolo ma con tanta immaginazione e la voglia di fare grandi cose.
Roberto Tarabella
-Dottore, il prossimo paziente credo presenti un grave Disturbo dissociativo dell’identità, in quanto si presenta talvolta come un nobile cavaliere vampiro, altre volte come un investigatore dinamitardo o come un’alchimista pazzo.
Sulla sua cartella clinica leggo sia appassionato di GDR dall’infanzia, ha da sempre creato mondi contorti e fantastici per i suoi giocatori sempre avvolti in inquietanti misteri e orride realtà, sia sul tavolo che dal vivo.
La cosa che lo caratterizza sembra essere la creazione di PG o Png profondi e caratterizzati da sentimenti forti e spesso folli, probabilmente sfaccettature del suo vero io.
Sembra inoltre che abbia una predilezione per la meta-narrazione che risulta essere causa di innumerevoli ricoveri nei nostri reparti.
Dottore, qual è la diagnosi?
-Infermiere, la realtà cosi come la conosciamo, potrebbe essere il frutto della sua immaginazione. Forse siamo noi i pazienti, oltre a tu che leggi.
Alessio Stampone
Cresciuto a pasta e cartoni animati, dopo innumerevoli battaglie con i miei genitori per vedere L’Uomo Tigre e Ken Shiro in tv, mi avvicino al mondo dei fumetti e degli “anime”. Comprendo solo molti anni dopo che anime e cartoni sono di fatto la stessa cosa, ma utilizzare questo termine anglofono, fa sembrare questa passione molto più seria e matura. Come arrivano le prime paghette, le fumetterie di tutta la Toscana iniziano a conoscermi e in poco tempo la mia fumettoteca prende volume.
Ho conosciuto i GDR solo in età adulta… questa è la mia croce. Dopo pochissime esperienze di gioco di ruolo da tavolo, la Nox Games mi apre le porte per un nuovo mondo, quello del Gioco di Ruolo dal Vivo.
In attesa di poter partecipare al mio primo evento Larp, cerco di sviluppare la mia intelligenza emotiva, di cui mi è stato detto essere privo e che pare possa risultare molto utile in gioco. Per far ciò ho deciso di accantonare solo un po’ la mia passione verso la saggistica, per dilettarmi con romanzi di vario genere.
Insomma, abbastanza in fissa con questo mondo e la tecnologia in generale, lavoro come professionista del web, aiutando l’associazione come posso, in attesa di prendere sulle ginocchia mio nipote per raccontargli le storie migliori che abbia mai letto e vissuto.